I microinquinanti negli alimenti sono sostanze presenti in quantità molto piccole ma che possono avere effetti significativi sulla salute umana e sull’ambiente. Questi comprendono residui di pesticidi, metalli pesanti, diossine, PCB (policlorobifenili), microplastiche e altri contaminanti emergenti. L’analisi di questi microinquinanti è cruciale per garantire la sicurezza alimentare e la tutela della salute pubblica.
Residui di Pesticidi:
Utilizzati in agricoltura per proteggere le colture, i residui di pesticidi possono persistere negli alimenti. Gli effetti sulla salute variano da irritazioni a lungo termine a problemi cronici come il cancro.
Metalli Pesanti:
Include elementi come piombo, mercurio, cadmio e arsenico. Possono accumularsi nell’organismo e causare danni a organi vitali, sistemi neurologici e ossei.
Diossine e PCB:
Prodotti industriali e sottoprodotti della combustione. Sono altamente tossici e possono causare problemi di sviluppo, immunitari e cancerogeni.
Microplastiche:
Piccole particelle di plastica che inquinano gli oceani e finiscono nella catena alimentare. L’impatto sulla salute umana è ancora in fase di studio, ma possono causare danni fisici e chimici.
Contaminanti Emergenti:
Sostanze come farmaci, prodotti per la cura personale e altri prodotti chimici che non sono stati tradizionalmente monitorati.
Le tecniche analitiche utilizzate per rilevare e quantificare i microinquinanti negli alimenti devono essere estremamente sensibili e specifiche. Ecco alcune delle principali metodologie:
Cromatografia Gassosa (GC)
Spettrometria di Massa (MS)
Spettrometria di Assorbimento Atomico (AAS)
Tecniche Immunoenzimatiche (ELISA)